Sulla via di Masanobu Fukuoka l'agricoltura a misura d'uomo del non far nulla

Masanobu Fukuoka photo credit researchgate.net


 

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L'essere umano non può creare neanche un filo d' erba 

 

Masanobu Fukuoka fu certamente il personaggio più interessante per quanto riguarda lo sviluppo dell'agricoltura naturale o agricoltura del non fare come fu successivamente battezzata da lui stesso. Egli fu un precursore ed un innovatore, che gettò le fondamenta di una vera rivoluzione agricola.

 

" Non far niente, ovvero l'agricoltura del non fare è il miglior metodo agricolo "

 

" Il mio principio direttivo non è tanto come fare questo o quell'altro lavoro, quanto piuttosto come NON fare questi lavori. Se ci esercitiamo in quest'arte spesso scopriremo che queste lavorazioni non erano affatto necessarie, anzi erano persino dannose " 

 

" La natura è perfetta e completa in sè stessa se viene lasciata fare senza essere disturbata. La terra è stata creata in modo tale che si lavora da sola con la naturale azione dei microorganismi, dei lombrichi, di tutti gli animaletti presenti nel sottosuolo, unita a quella delle radici delle piante " 

 Masanobu Fukuoka (1912-2008)


 

Nel mio caso accadde che avendo iniziato da ragazzino a praticare l'orticoltura sotto la guida dei miei nonni, nel tempo effettuai una progressiva e naturale transizione ( pur non priva di molte prove ed errori ) sempre più marcata dal metodo tradizionale contadino classico, verso l'agricoltura del non fare ispirata appunto da Masanobu Fukuoka.

 

Questo perché grazie a svariati studi filosofici sull' Oriente, ebbi già molti anni fa la fortuna di conoscerlo ed apprezzarlo. La sua opera più famosa, "la rivoluzione del filo di paglia" ( The One Straw-Revolution in Inglese) è un libro tradotto in moltissime lingue, un best-seller ed un' opera illuminante nella sua semplicità, che andrebbe letta almeno una volta nella vita. 

 

 

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Ma chi era Masanobu Fukuoka?

 

Si racconta che Masanobu proveniva da una famiglia prestigiosa e di antiche origini; suo padre era una persona importante e ben inserita nella comunità della cittadina Giapponese di Iyo nella prefettura di Ehime e ricoprì anche la carica di capo del villaggio. 

 

Fukuoka poté così intraprendere degli studi, grazie al fatto che nacque in una famiglia tutto sommato agiata e frequentò quella che adesso è l'università di Gifu situata nell' isola di Honsù, inserendosi nella facoltà che qui da noi attualmente, sarebbe più o meno definita di agraria. 

 

Una volta finiti gli studi e laureatosi con profitto si trasferì a lavorare nei pressi della baia di Yokohama ed iniziò una carriera come microbiologo specialista in malattie delle piante, lavorando al porto come ispettore agricolo doganale

 

La sua specializzazione riguardava le patologie vegetali dei mandarini e degli agrumi in generale e ciò che doveva fare era controllare le piante in entrata ed in uscita dal Giappone, per far sì che non vi fosse nessuna diffusione di malattie. 

 

A quanto pare il laboratorio a Yokohama fu il luogo ideale per fare delle ricerche perché era situato in una zona molto silenziosa che permetteva al giovane microbiologo di assorbirsi completamente nel suo lavoro, tanto da estraniarsi spesso dall'ambiente circostante a volte fino quasi al punto di perderne coscienza

 

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La nascita di una nuova consapevolezza 

 

Masanobu era nel pieno della sua giovinezza ed aveva circa 25 anni quando un evento inaspettato cambiò per sempre la sua visione del mondo. In quel periodo pare che oltre al suo lavoro che gli richiedeva un notevole sforzo giornaliero di concentrazione, egli amasse frequentare le sale da ballo nella zona di Yokohama facendo tardi la sera, dormendo poco e mangiando in modo disordinato

 

Questi fatti, combinati con l' intensa applicazione mentale richiesta ogni giorno dalla sua attività di ricerca pare che gli procurarono prima degli episodi di svenimento e successivamente una brutta polmonite acuta; si ritrovò così in un reparto ospedaliero a lottare per la sua vita. 

 

Egli raccontò che durante la degenza fu assalito dalla paura della morte e da varie sensazioni di angoscia. Si sentiva isolato dal resto del mondo e non poteva dormire soffrendo di insonnia. 

 

Riuscì tuttavia a superare la malattia e fu dimesso, ma si instaurò in lui una sorta di depressione che non lo abbandonava, infatti non riusciva nemmeno a concentrarsi nel suo lavoro. Questa situazione unita al persistere dell' insonnia, lo fece riflettere moltissimo interiormente sui grandi perché della vita e della morte. 

 

Il punto di svolta e la nuova visione del mondo 

 

Fu durante una di queste notti in cui non riusciva a dormire che Fukuoka, dopo il grido di un airone notturno, ebbe la sua illuminazione interiore che lo accompagnerà poi per il resto della sua vita. In Giappone guardando alla filosofia Zen, un' esperienza del genere viene anche definita satori

 

Egli comprese che tutte le nozioni logiche a cui aveva finora aderito erano in realtà vuoti artifici e che l'essere umano "non sa nulla". Tutto invece è guidato da una intelligenza superiore Divina che risulta essere infallibile e mantiene tutto il mondo e l'universo in modo perfetto. In pratica si potrebbe dire che come molti maestri Yoga in India, Masanobu sperimentò un' autentica e genuina "scomparsa dell' Ego", ritrovando la vera gioia dell' Essere.


"L'essere umano non sa nulla e tutta la conoscenza scientifica è inutile"

 

"Io getto semplicemente il riso nel campo, ma la natura lo cresce lo stesso e viene raccolto"

 

"Il vero obiettivo dell'agricoltura naturale non è tanto la crescita delle piante, quanto la crescita e il perfezionamento dell'essere umano"

Masanobu Fukuoka (1912-2008)


Il giorno dopo che ebbe questa realizzazione interiore, Masanobu rassegnò subito le dimissioni dal lavoro lasciando tutti, colleghi e superiori stupiti e sconcertati. Non se lo aspettavano affatto. 

Dopo vari spostamenti qua e là senza una vera meta, Fukuoka decise di ritornare nei poderi del padre a praticare l'agricoltura occupandosi di produrre agrumi e cereali; per iniziare andò a risiedere in una capanna sulla montagna vivendo una vita molto semplice, a tratti quasi primitiva, a stretto contatto con la natura. 

 

Agrumi di montagna

 

 Egli pensò che se fosse riuscito a dimostrare, tramite l'agricoltura naturale le intuizioni spirituali che aveva ottenuto, allora forse Il mondo avrebbe iniziato a riconoscerne la verità e la validità, perché fino a quel momento, non era riuscito a comunicarle in modo efficace, anche se ci aveva provato. 

 

Quale miglior modo quindi si disse, se non quello di mettere direttamente in pratica le realizzazioni sulla vita che aveva ricevuto? Fu proprio da questo bisogno che si sviluppò il suo concetto di agricoltura del non fare

 

Dopo queste decisioni dedicò tutto il resto della sua vita alla pratica dell' agricoltura naturale o agricoltura del non fare come la definì lui stesso. Vedendo successivamente gli sbalorditivi risultati da lui ottenuti con i cereali e la frutta, possiamo affermare che c'è pienamente riuscito.

 

L'agricoltura del non fare ed i suoi principi 

 

Dopo vari anni di prove ed errori, Fukuoka arrivò alla conclusione che tutte le pratiche della moderna agricoltura erano in realtà dannose ed inutili sotto ogni punto di vista. Queste contribuiscono ad uno snaturamento del territorio ed ad un profondo squilibrio dei terreni della flora e della fauna, generando nel tempo sempre più problemi di vario genere. 

 

Il suo approccio alla ricerca procedeva invece esattamente al contrario. Egli spesso si chiedeva «Come posso non fare questo?» oppure «Come posso evitare di fare questo lavoro?» ed anche «È proprio necessario fare questa procedura?» e così via, il tutto per ridurre l'operato dell'uomo al minimo e lasciar invece il più possibile fare alla natura. 

 

Nel tempo procedendo in questa maniera, Masanobu Fukuoka individuò quattro principi basilari i quali sono sempre stati alla base della sua agricoltura del non fare. Sono anche definiti i quattro pilastri dell'agricoltura naturale. Vediamoli nel dettaglio: 

 

1. Nessuna lavorazione del terreno

 

2. Niente fertilizzanti chimici innaturali


3. Niente diserbo nè con sostanze chimiche nè manuale


4. Nessuna dipendenza da sostanze chimiche da irrorare sulle coltivazioni orticole


Egli praticò questi principi affinandoli per quasi 50 anni, ottenendo dei risultati strabilianti. I suoi campi di riso nonostante non venissero praticamente mai inondati, mai arati o concimati e seminati direttamente senza trapianti di piantine dai semenzai, regalavano produzioni analoghe a quelli coltivati in modo tradizionale e successivamente persino superiori a questi. Per fertilizzare i campi infatti Fukuoka restituiva semplicemente tutta la paglia dei cereali al terreno.


Molti giovani negli anni successivi furono attratti dai suoi metodi e dal suo insegnamento e lo raggiunsero nei suoi terreni stabilendosi lì per dei periodi, in capanne sulla montagna come aveva fatto lui da giovane, per imparare i suoi metodi anticonvenzionali di agricoltura naturale.


La montagna Giapponese


Un altro caposaldo delle sue intuizioni fu il creare le cosiddette "palline di semi" o seed balls in Inglese. Queste consistevano in palline di argilla dove internamente veniva mischiata una grande quantità di semi diversi fra loro ed egli le usava sia per seminare il riso e gli altri cereali, sia per le orticole.

In questo modo i semi erano protetti dall'appetito vorace dei passeri, dei topi e degli altri animali e potevano germinare tranquillamente con l'arrivo delle piogge. Presto scriverò su   questo argomento un articolo dedicato.


Dopo la pubblicazione del suo libro, "la rivoluzione del filo di paglia" Masanobu divenne famoso in tutto il mondo e venne invitato in molti paesi come Italia, India, Grecia, Sud Africa ed altri per diffondere tramite seminari pratici incontri e conferenze, le sue importanti scoperte riguardo all'agricoltura naturale ed anche per aiutare quei paesi poveri che soffrivano di desertificazione e scarsità di produzione alimentare.

 

Per i suoi contributi e la sua attività, venne insignito del premio Nobel Asiatico.


Masanobu Fukuoka lasciò questo mondo alla veneranda età di 95 anni.

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