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Agricoltura Naturale in Italia |
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Introduzione
Le radici contadine della nostra società e l’agricoltura naturale in Italia
Fin dagli inizi dello sviluppo del nostro paese, le persone crescevano naturalmente in una società contadina di tipo tradizionale. La terra ed il lavoro nei campi erano l'importante fulcro che permetteva ai cittadini di avere il cibo e le risorse di cui avevano bisogno.
Tutto roteava intorno ad essa e nonostante il duro lavoro manuale richiesto, la gente viveva automaticamente un autentico rapporto con madre natura. Vi era una proficua simbiosi per entrambi:
le persone erano sintonizzate con i suoi cicli naturali e se ne prendevano cura in maniera completa. La campagna, i boschi e tutto l'ambiente circostante erano mantenuti curati e puliti a regola d'arte; ogni zona aveva le sue peculiarità che venivano ben soddisfatte.
Sia che ci si trovasse in pianura, in zone montane o vicino al mare, la saggezza dei contadini sapeva rispondere adeguatamente a tutto ciò che era necessario per trarre il meglio dal proprio ambiente.
In ogni parte si coltivavano le verdure più adatte perché frutto di selezioni dei semi effettuate direttamente dai contadini di anno in anno, le quali si erano sviluppate e consolidate nel tempo, ottime varietà rustiche e tradizionali di cui purtroppo ad oggi si sta perdendo la semenza.
Questo produceva vegetali resistenti naturalmente a varie malattie e perfettamente adattati al particolare clima e luogo di residenza del contadino. Questo rispetto ed attenzione per l'ambiente, le stagioni ed i cicli naturali, donava in cambio alle persone delle verdure e della frutta realmente genuine, ricchissime di pregiate sostanze alimentari e dal gusto eccellente.
La naturale resistenza di queste piante, faceva sì che non vi fosse praticamente bisogno di tutti i prodotti chimici di sintesi in uso oggi nell'agricoltura industriale, sia sulle piante, sia nel terreno anche perché all'epoca in pratica non esistevano.
"Sia che ci si trovasse in pianura, in zone montane o vicino al mare, la saggezza dei contadini sapeva rispondere adeguatamente a tutto ciò che era necessario per trarre il meglio dal proprio ambiente"
L'inizio del declino: il tradimento verso Madre Natura
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Abbandonare la Natura |
A partire in special modo dalla rivoluzione industriale degli anni '70, le persone iniziarono progressivamente ad abbandonare la campagna per andare a vivere in città. Furono attratte in generale dal lavoro delle fabbriche che aprivano in gran numero e da quel nuovo stile di vita che all'epoca pareva così attraente.
Cercavano un lavoro meno faticoso e con orari più regolari, magari che lasciasse anche il fine settimana libero. In questo modo volta volta che finirono le vecchie generazioni si perse sempre più il vecchio sapere contadino fino ad oggi.
Parallelamente si svilupparono gli immensi supermercati e centri commerciali che conosciamo anche adesso. Come già accennato nel periodo in cui le persone passarono a questo nuovo stile di vita e di lavoro, le campagne si svuotarono e pian piano la produzione agricola fu così completamente presa in mano da immense aziende, che attuavano molto la monocoltura e volevano produrre grandi quantità di cibo. Fu l'inizio dell'agricoltura di tipo industriale, che nemmeno troppo lentamente ha purtroppo soppiantato quella tradizionale.
Si passo' così dai mercati rionali contadini, dai piccoli negozi familiari di frutta e verdura, al concetto di super-mercato (appunto il Mercato Super inteso anche come dimensione e varietà di merci disponibili) che conosciamo ancora oggi, dove le persone sono abituate a trovare tutto ciò che loro serve in una volta sola ed in qualunque momento dell'anno.
La gente attratta dalle nuove comodità si allontanò dalla terra e dalla natura e questo fece progressivamente perdere loro tutte le loro competenze contadine. Oggi infatti le persone per la maggior parte non hanno più nessuna idea di come il loro cibo venga prodotto.
Questa perdita dello stile di vita tradizionale ha portato in realtà moltissimi problemi che allo stadio attuale sono sotto gli occhi di tutti gli attenti osservatori : perdita delle varietà tradizionali di verdura e frutta a favore di ibridi, un notevole uso di pesticidi e concimi chimici, impoverimento e sfruttamento dei terreni per citarne solo alcuni.
Per iniziare il nostro viaggio nell'orticoltura naturale, il primo passo importante è il rendersi conto di quanto sopraesposto. Questo farà apprezzare sempre più la riscoperta dei valori della tradizione contadina, permettendovi di ritrovare e ripristinare la vostra personale comunione con Madre Natura.
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